Ed ecco che si sentono in giro ennesime notizie di risse tra ragazzi: esempio recente riguarda ciò che è accaduto a Melegnano, in provincia di Milano, dove un gruppo di ragazzini viola il coprifuoco e si incontra per una rissa in piazza. In episodi come questi si nota  la grande irresponsabilità dei giovani che, oltre ad infrangere il coprifuoco, si sono riuniti sprovvisti di mascherine. Il sindaco della città dichiara:  “Vedremo cosa c’è sotto, ma io credo che, purtroppo, per questa condizione della pandemia che si sta protraendo, i ragazzi non vanno a scuola, non fanno attività sportiva, sfogandosi poi, quindi, in questo modo”. Date le circostanze, in tutti c’è un senso di rabbia, tristezza, preoccupazione e confusione, specialmente nei giovani che certamente non vorrebbero stare  rinchiusi in casa. Tutte queste restrizioni, infatti, non fanno bene a nessuno e soprattutto a dei ragazzi in una fascia di età compresa tra i 14 e i 18 anni.

Tanta rabbia repressa  è indubbiamente condizionata dalla negatività della nostra vita quotidiana :il virus non ci permette di sfogare e liberarci dalle nostre pressioni tramite uno sport, prendere una boccata d’aria, fare due chiacchiere con amici o gustare il caffè della nonna che ti tira su di morale e ti calma.

Alla base di simili e condannabili atteggiamenti, c’è dunque la voglia di evadere, ma non tutti lo sanno fare, poiché  non è necessario violare un coprifuoco e riunirsi in una piazza senza mascherine per sentirsi liberi, anzi in questo modo si va soltanto a peggiorare la situazione. La precarietà e l’instabilità di questo periodo fomentano inevitabilmente la violenza in un mondo, in cui oggi un abbraccio vale più di ogni altra cosa e nel quale noi giovani ci possiamo finalmente liberare da tutti quei pregiudizi che il più delle volte condizionano le nostre esistenze.  Sfogarsi così, liberarsi così, però non ha senso.

Piuttosto che litigare viviamo allora la giornata, che sia bella o brutta, e non facciamo prevalere in noi la voglia di ribellione. Sforziamoci di gestire tutta la nostra  rabbia per la privazione sociale, a cui siamo sottoposti da quasi un anno ormai, tramite hobbies e passioni sane che ci permettano di sfogarci e riconciliarci con noi stessi. Se tutti insieme collaboriamo, riusciremo a superare questo terribile momento  e potremo riabbracciare i nostri cari, i nostri amici.

Francesco Angrisani-Francesca Celentano IIIB Classico