Il 24 marzo 2021 è stata abolita la pena di morte in Virginia, il ventitreesimo Stato americano e il primo del Sud degli USA. La pena di morte ha profonde radici nella schiavitù ed eliminarla vuol dire aver fatto un passo avanti nel riconciliarsi con il suo passato di Stato schiavista. Non a caso la maggior parte dei condannati a morte sono afroamericani (secondo il Death Penalty Information Center, dall’inizio del ventesimo secolo sono stati giustiziati 279 detenuti di colore rispetto a 79 bianchi). 

“La pena di morte della Virginia ha profonde radici nella schiavitù, nei linciaggi e nelle leggi di segregazione” (Jim Crow). Negli anni è stata sottolineata l’importanza di “smantellare questo strumento usato storicamente come meccanismo per l’oppressione razziale da una legislatura che si trova nella ex capitale confederata”, come sostiene Robert Dunham, direttore di un’associazione senza scopi di lucro che studia i rapporti relativi alla pena di morte.

In una società così “evoluta” come la nostra è ammissibile permettere ancora agli uomini di togliere la vita ad altri uomini? Il diritto alla vita e, dunque, alla difesa della persona sono principi fondamentali su cui dovrebbe basarsi ogni stato civile. Inoltre chi compie un omicidio o altri crimini simili non è sempre condannato in base a prove inconfutabili e per questo motivo numerosissime persone innocenti hanno perso la vita, molto spesso anche in seguito a discriminazioni razziali. Per il condannato a morte spesso è difficile obiettare le accuse rivoltegli o dimostrare il proprio alibi.

Nella maggior parte dei casi la pena di morte non è una soluzione per la riduzione dei delitti, e ciò dovrebbe indurci a riflettere ancora di più: che senso ha applicare tale legge disumana se poi non si hanno risultati concreti? Uno Stato che condanna i colpevoli di omicidio non può e non deve esso stesso macchiarsi di questo crimine. 

I 94 Paesi che ancora applicano la pena di morte non hanno compreso che potrebbero ottenere risultati migliori se affrontassero i problemi, risolvendoli dalla radice.

 

Alessia Sorrentino 3a scienze applicate

Laura Refuto 3h scientifico