Dal carcere all’Università: storia di un bullo diventato dottore
Questa è una storia di riscatto e di nuove possibilità.
E’ la storia di un animo inquieto e del suo cambiamento .
E’ la storia di Daniel Zaccaro, ventottenne del popoloso quartiere milanese di Quarto Oggiaro, che si è preso una rivincita contro se stesso.
Carattere difficile, atteggiamento turbolento, adolescenza da bullo – nonostante due genitori sempre presenti e attenti-, per il giovane Daniel soldi, immagine e potere erano la cifra del suo essere, il suo unico credo.
Figlio di un’assordante cultura materiale, commette il primo reato per fare la bella vita ed essere stimato dalla gente del suo quartiere. Commette errori. Viene punito.
Conosce la vergogna del carcere appena diciassettenne, prima al Beccaria (tre anni), poi a San Vittore (sei mesi). Si incattivisce, diventa ancora più indolente, più ostile alla realtà che è costretto a vivere.
Il carcere lo vive come un ostacolo alla sua carriera da delinquente e mai come un tassello nell’ impegnativo mosaico di crescita.
Daniel ha però iniziato proprio lì un profondo percorso di maturazione che l’ ha portato a conseguire la laurea in Scienze dell’Educazione all’Università Cattolica di Milano.
Da bullo ad educatore: non è stata una cosa facile ma possibile grazie all’aiuto di chi gli ha teso la mano, indicandogli la retta via.
Dalla PM che lo ha messo in carcere, a don Gino Rigoldi, il cappellano del Beccaria, a Fiorella, l’insegnante che gli ha trasmesso l’amore per lo studio e a don Claudio Burgio, che l’ ha aiutato a diventare uomo, un uomo migliore.
Proprio don Claudio – che nel 2015 l’ha accolto nella comunità Kayros- ha fatto sì che Daniel maturasse una coscienza di sé, imparasse il valore dell’educazione, della condivisione e il rispetto per se stesso e per gli altri.
La storia di Daniel racconta quali grandi cose possono compiere le persone quando trovano chi crede in loro, senza pregiudizi. Dimostra che il carcere può farsi anche opportunità di vita.
Daniel stesso afferma di essere sempre andato alla disperata ricerca di qualcuno che meritasse il suo rispetto. Quel qualcuno lo ha trovato proprio nell’amorevole professoressa e nell’ inflessibile PM che hanno agito per il suo bene e che, il giorno della sua laurea erano lì, tra amici e parenti, ad applaudirlo con emozione e un pizzico di orgoglio…; sì, orgogliose di aver contribuito a scrivere una delle più belle pagine nella storia del dottor Daniel Zaccaro.
Storia di una rinascita e di un’esemplare parabola ascendente.
Lascia un commento