Tatuaggio: massima espressione dell’anima o esempio di trasgressione
Il tatuaggio è un’incisione che si effettua sulla pelle finalizzato a creare segni indelebili ed è una tecnica che risale ai tempi più remoti. Tatuarsi è da sempre un’azione consueta; un esempio può essere rappresentato dai guerrieri britannici che dipingevano il proprio corpo completamente di blu con lo scopo di spaventare i nemici oppure dai pellegrini medievali che si facevano tatuare simboli religiosi.
Anche attualmente l’uso dei tatuaggi è molto diffuso. Chi si tatua, in fondo, cerca di far trasparire la propria personalità, i propri sentimenti, ciò che ha vissuto o i propri desideri; è come se la nostra anima vagasse sulla superficie del nostro corpo. Come afferma Nicolai Lilin in una delle sue interviste:” Il tatuaggio è un modo di comunicare, è la costante ricerca di un linguaggio che aiuta a relazionarsi con il mondo”.
C’è però chi non condivide quest’ idea e considera questa sorta di decorazione della pelle come indizio di un temperamento criminale; in aggiunta, il tatuaggio può rappresentare un ostacolo per integrarsi nel mondo del lavoro. Secondo un approfondito studio condotto dal professore Andrew R. Tinning della scuola di Management presso l’Università di St Andreas in Scozia, la maggior parte dei datori di lavoro ritiene inconcepibile che un candidato possa avere delle incisioni sul proprio corpo poiché potrebbe fare una cattiva impressione ai clienti.
Però il problema davvero grave è che la maggior parte delle persone che si tatuano è rappresentata dagli adolescenti. Sarebbe più opportuno vietare ai minori di tatuarsi poiché tra questi è molto diffuso il conformismo, che li spinge a compiere delle scelte per integrarsi nel loro gruppo. Sarebbe meglio aspettare che si raggiunga la maturità, in modo da essere consapevoli del fatto che i tatuaggi sono permanenti e che bisognerà conviverci ininterrottamente: che ci piaccia o meno, dal momento in cui l’ago entra nella nostra pelle, ciò che abbiamo intenzione di incidere comincerà a far parte di noi.
La realtà è che gran parte della popolazione globale oggi ha un tatuaggio, tanto da poter affermare che nel mondo contemporaneo ormai la vera trasgressione risiede nel possedere un corpo immacolato, privo di ogni tipo di disegno permanente.
Mariarosaria Avvisati – III D scientifico
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