pizzo2Salvatore Castelluccio, il parrucchiere napoletano di 44 anni proprietario di una bottega nel centro storico di Napoli, è divenuto noto qualche mese fa per aver denunciato il boss della zona che gli aveva richiesto il pagamento di un ‘pizzo’ di 2000 euro mensili. Attualmente, per questo motivo, è sotto scorta. Inizialmente, come in molte situazioni di questo tipo, la forma di pagamento richiesta veniva presentata sotto forma di scuse pretestuose, di fatto non confermate. Il parrucchiere racconta anche di aver vissuto situazioni piuttosto paradossali: “Veniva la moglie del boss, si faceva i capelli e diceva che sarebbe passato il marito a pagare, ma non è mai passato”. Poi qualcosa è cambiato, quando “un giorno il boss è arrivato presentandomi una ragazza che doveva essere assunta”.

A quel punto Castelluccio ha deciso di assumere la ragazza, che tuttavia si sarebbe dimostrata poco capace, fino a meritare il licenziamento, come è avvenuto. E’ stato quello il momento in cui il boss si sarebbe recato presso il locale per chiedere al parrucchiere un pagamento mensile di duemila euro, così, esplicitamente.

La denuncia è stata immediata così come le conseguenze. Il Castelluccio racconta di aver perso ben presto il 50% della clientela. Non gli dispiace, però. “Le persone vicine al boss magari non passano più, ma adesso almeno io mi sento libero”. E’ giusto ribellarsi al pagamento del pizzo? Salvatore ne è convinto. Per questo ha sfidato la Camorra, affermando che lì pagano tutti, ma che lui non ne poteva più. Egli ha comunque paura, perché sa chi ha sfidato e non sa cosa gli succederà; ma va avanti, perché non si sente più solo.