Il 2020 è stato un anno difficile per tutti e dolorosissimo per troppi. Ha stravolto le nostre abitudini. È stato lo tsunami che ha travolto ogni ambito della nostra vita.

Non ha fatto eccezione il mondo dello sport, inghiottito anch’esso in un’emergenza senza precedenti in epoca moderna. Le attività per lunghi mesi sono state costrette a fermarsi e poi a reinventarsi, adattandosi alle esigenze della “nuova normalità”. I più colpiti sono stati gli sport di contatto, ma non c’è disciplina che, in un modo o nell’altro, non abbia dovuto fare i conti con il Covid-19.

Nonostante questo, anche il 2020 – Annus Horribilis – ha portato con sé momenti importanti per lo sport, momenti che hanno segnato la storia, momenti che hanno fatto crollare pregiudizi e vacillare certezze. 2 dicembre 2020: è la data della svolta. Fino ad allora la parità di genere nel calcio era stato un percorso ad ostacoli. Quasi utopia.

La partita di Champions League tra Juventus e Dinamo Kiev, disputata all’Allianz Stadium di Torino, è stata la svolta epocale. Con fischietto e cartellino è scesa in campo, minuta tra i giganti (con i suoi 164 cm), la francese Stephanie Frappart, l’ “arbitra più rampante d’Europa”. Bravissima nella gestione del match, ammonendo quando c’è stato da ammonire, lasciando correre quando è stato necessario, ha fatto la storia. Orgogliosa, ha sventolato la bandiera della parità di genere come un trionfo, il suo trionfo. Classe 1983, cresciuta a pane e calcio, Stephanie ha dimostrato di avere grinta, carisma, determinazione. Ha dimostrato quanto possano le donne. È una fuoriclasse, per personalità e competenza, e si è imposta con merito in un contesto maschilista ancor prima che maschile. Non è un caso se è nella Top 10 dei migliori arbitri d’Europa, unica donna. Lei, la donna dei record: nel 2014 è stata la prima donna a dirigere una partita nel campionato francese, ha diretto la finale di Supercoppa Europea nel 2019 e lo scorso Ottobre ha esordito in Europa League. Sempre puntuale e precisa, non si lascia intimidire da chi ha di fronte. “Scricciola tra colossi”, si muove senza indugi, agisce senza paura. Ha coraggio nel prendere decisioni, spesso sotto grande pressione e davanti agli occhi di pubblico e stampa.

Le sue prestazioni sono sempre all’altezza del compito e non mancano attestati di stima da allenatori e calciatori. “I fatti sono cambiamenti ” ha scritto Bonucci, capitano della Juventus, su Instagram dopo averla conosciuta in campo.

E il cambiamento è lei, Stephanie Frappart. Il suo nome è nella storia. Un passo alla volta, anche lo sport contribuisce a superare la disparità e gli stereotipi di genere.