CHI È?

Emanuele Aloia, giovane cantautore, trasmette le sue emozioni attraverso la musica. Compone dall’età di 13 anni, ma il successo l’ha raggiunto con “Il Bacio di Klimt” che è entrato nella Top Viral 50 di Spotify.

Da sempre appassionato di arte e letteratura, nonostante la sua giovane età. Esprime il suo mondo attraverso melodie, che suscitano immense emozioni. È una risposta a coloro che definiscono i giovani “schiavi dei social” e incapaci di amare tutto ciò che concerne la cultura.

ARTE E POESIA NELLE SUE CANZONI

Il Bacio di Klimt

Chiari i riferimenti all’arte e alla poesia nelle sue canzoni. Ne “Il bacio di Klimt” il giovane Aloia tratta il tema della solitudine e il senso di vuoto che si prova distanti da una persona pur provando, per questa, sentimenti molto forti. Le sue emozioni vivono attraverso poesie e quadri famosi.

La solitudine diventa l’“Assenzio” di Degas.

La ragazza amata diventa “tu che eri come colori e forme per Cézanne”.

La lontananza dalla persona amata diventa “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale…”, di Eugenio Montale.

“Siamo eterni come il Bacio di Klimt” ci proietta direttamente nel mondo dei due amanti stretti in quel loro abbraccio e in quel loro bacio che li unisce per l’eternità.

 “Tutti i girasoli adesso son fiori del male” rimanda alla raccolta di Baudelaire, nella quale i fiori sono la bellezza che solo l’arte sa realizzare e il male è il degrado della società.

Girasoli

È proprio al brano “Girasoli”, pubblicato precedentemente, che Aloia si riferisce quando parla dei girasoli visti come fiori del male…

Come egli stesso afferma sul suo profilo Instagram, “Il fiore più romantico non è la rosa. Il fiore più romantico è il girasole, perché ha gli occhi solo per il sole. Passa tutta la sua vita a guardarlo, senza mai stancarsi, nonostante abbia la consapevolezza che non potrà mai appartenergli”.

Naturalmente, anche qui non mancano riferimenti al mondo artistico. Ed ecco: i Girasoli di Van Gogh, I due Amanti di René Magritte, i fiori di Monet, Salvador Dalì e Stonehenge.

L’urlo di Munch: nuovo brano in arrivo!

Sul suo profilo Instagram Aloia dice: “C’è un’opera che fin da piccolo mi ha sempre affascinato, ogni volta sfogliavo le pagine del mio libro di arte e mentre la prof spiegava io la guardavo stregato chiedendomi che suono avesse quel grido: assordante, stridulo o addirittura armonioso. Mi sarebbe piaciuto riuscire a sentirlo. […] Oggi sono qui e riguardandolo in questi giorni riesco a sentire per la prima volta una voce, ed è la mia. […] Dare una melodia all’arte che si è sempre potuta basare principalmente sull’aspetto visivo. Il suono che ho dato all’urlo è l’ossimoro di ciò che probabilmente stiamo vivendo in questo momento storico. Ho provato a trasformare l’angoscia che sentiamo in speranza, in felicità.”.

È l’urlo di Munch, un brano sicuramente strepitoso, disponibile dal 29 gennaio 2021.