L’infanzia è una delle fasi più importanti per la vita di un essere umano. Quando si è bambini comincia il lungo processo di costruzione della propria personalità, si impara ad interagire con gli altri, a distaccarsi dai genitori e mano a mano si diventa più indipendenti. E’ il periodo a cui ogni adulto vorrebbe ritornare, proprio per il fatto che dovrebbe essere una fase ricca di spensieratezza e allegria.

Ma cosa succede quando un adulto profana l’immacolato mondo di un bambino? Quali nubi si addensano in quella piccola mente spaventata? Ne sanno qualcosa le 24 persone che nel 2017 avviarono una causa presso la Cedu (Corte europea dei diritti dell’uomo) contro alcuni sacerdoti della chiesa cattolica,  intraprendendo un duro percorso volto ad ottenere giustizia per gli abusi sessuali subiti anni prima, ancora minorenni.

Oggi ci è arrivata notizia dell’amara sentenza della Corte Europea, secondo cui il Vaticano è sollevato da ogni accusa di pedofilia, anche futura, grazie all’immunità di Stato Sovrano di cui gode. Questo provvedimento, oltretutto, vale per ogni Paese Europeo.

Va detto che la Santa Sede è tuttora coinvolta in numerosi scandali che non riguardano solo l’accusa di abusi sessuali, ma anche quelle relative alla partecipazione di sacerdoti a festini a base di droghe ed escort o, ancora, al furto delle offerte dei fedeli. Ciò ci fa comprendere che la Chiesa è rimasta quell’istituzione mondana già criticata nel medioevo, le cui spalle sono ancora oggi coperte da un fitto mantello di accordi, corruzioni e verità taciute che costituiscono, per l’appunto, un’inviolabile immunità dalle norme giuridiche nazionali.

Si dice che la legge è uguale per tutti e che dinanzi a Dio tutti gli uomini sono uguali. Ma allora, se queste belle parole scritte nella Bibbia e nei tribunali hanno anche una validità universale, perché il Vaticano deve essere protetto?

C’è però chi non è ancora intervenuto: il Papa.  Cosa farà in merito alla questione? Di cosa parlerà nel suo prossimo Angelus? Papa Francesco è considerato un papa rivoluzionario, ma lo sarà fino in fondo? Forse. Non ci resta che aspettare.

Nel frattempo dobbiamo fare i conti con la dura realtà dei fatti, permeata di depravazione e dissolutezza. Con questa sentenza si è abusato una seconda volta di quelli che ora non sono più bambini e che, a causa delle violenze, non lo sono rimasti a lungo.  Sono stati calpestati il loro coraggio, il loro trauma, il loro bisogno di essere ascoltati.  E non mi riferisco solo ai 24 tristi coprotagonisti di questa situazione, ma a tutte le altre vittime nel mondo . Si parla di persone che dopo aver perso il diritto naturale a un’infanzia e a una vita felice sono state ulteriormente private del diritto di invocare giustizia.

Ci vorrà forse del tempo perché il Vaticano si assuma la responsabilità delle sue scelleratezze. E, ovviamente, i tempi di attesa vanno a discapito delle sue vittime, che dopo essere state deluse dalla giustizia terrena non possono certo restare ad aspettare quella divina… La garanzia della Santa Sede è più solida di quanto sembri: si scrive immunità, ma potremmo leggere omertà.