Il giorno 18 febbraio 2023 ,a Firenze, si è assistito al pestaggio di due studenti proprio di fronte al Liceo Classico Michelangiolo, in Via Colonna. L’aggressione squadrista è avvenuta ad opera di sei ragazzi, membri del movimento politico di estrema destra “Azione Studentesca”, intenti nel volantinaggio per promuovere i loro ideali fortemente opposti a quelli del collettivo studentesco “Sum” (acronimo per Studenti Uniti Michelangiolo) a cui aderivano le vittime. I colpevoli rispondono al reato di manifestazione non preavvisata e a quello di lesioni personali.

“Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti. ‘Odio gli indifferenti’”. Queste sono le parole di Annalisa Savino, dirigente del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci, che si è espressa a riguardo tramite una lettera agli studenti. “Azione Studentesca” è un’associazione giovanile legata al conservatorismo nazionale, al neofascismo e all’anticomunismo. Come avviene al giorno d’oggi durante queste occasioni, così avveniva nel 1919 , quando le prime squadre d’azione iniziavano ad armarsi contro le fazioni politiche avversarie con lo scopo di intimidirle e reprimerle.

Ad opporsi al contenuto della Dirigente c’è il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che ha pronunciato parole durissime contro il   pensiero ritenuto da lui ridicolo e anacronistico di Annalisa Savino , la quale ritiene possibile un ritorno  all’ epoca fascista. Il Ministro si è concentrato principalmente sulla scelta della Preside di esporsi in ambito politico in un contesto scolastico, ignorando completamente il sopruso commesso, facendo quasi passare inosservato l’avvenimento e le cause da cui esso è scaturito. L’evento dovrebbe essere analizzato sul piano morale ed etico anziché esclusivamente su quello politico; l’intenzione della Preside, infatti, è stata mal interpretata poichè non mirava alla propaganda politica ma ad una crescita e ad una maturazione personale dei ragazzi.

È assurdo come , nonostante viviamo in una società all’avanguardia e nonostante i numerosi sforzi per coronare i tanti obiettivi prefissati che avrebbero mirato a una comunità di uomini pacifici e aperti al confronto, oggi siamo prigionieri della violenza che ,ancora una volta ,prevarica sulla libertà di espressione. Come afferma la Dirigente, la diffusione dei propri ideali non avviene soltanto in ambito istituzionale ,ma anche nella nostra quotidianità; sta a noi adesso scegliere in che modo veicolare il nostro messaggio: decidere di far sentire la propria voce o , al contrario, di crogiolarsi nell’indifferenza.

Il Presidente della Repubblica si è espresso riguardo l’ accaduto: “Voi agite come fanno tante e tanti ragazze e ragazzi in Italia e in altri Paesi, praticando solidarietà, impegno comune. Tutto questo è un antidoto, una diga,  anche contro la violenza e per questo vi ringrazio, perché indica un modello di vita che si contrappone a quello della prepotenza, della sopraffazione e della violenza. La vediamo purtroppo sovente: violenza nelle famiglie, violenza nelle abitazioni, violenza contro le donne, violenza in tante circostanze per strada, nei giorni scorsi anche davanti a una scuola contro ragazzi”. Menzionando nel suo discorso rivolto agli Alfieri della Repubblica quanto la cultura abbia un impatto positivo sul genere umano e quanto la violenza ne ostacoli il giusto corso,  Il Presidente Mattarella ha dato ai ragazzi una dimostrazione di come ci si schieri a favore del bene e della giustizia opponendosi all’omertà e all’  indifferenza.

Quando si usa la violenza come unico mezzo per confrontarsi con gli altri, l’unica conseguenza  non potrà che essere la degenerazione. Infatti, gli ideali da promuovere sono quelli relativi alla cultura e non quelli incentrati sull’impulso di sovrastare sull’altro, dimostrando mancanza di intelligenza  e di sensibilità. Il nostro proposito per il futuro è quello di vivere in una società più rispettosa e degna delle molteplici battaglie combattute in passato, al fine di imparare dalla storia a non commettere più gli stessi errori.

 – Aurora Schettino e Laura Scognamiglio IIIBCL