Gli istituti penitenziari sono da sempre sovraffollati e poco igienizzati , pertanto, la prima ondata pandemica di Coronavirus  ha colpito il carcere di Santa Maria Capua Vetere, in cui è scoppiato un focolaio con 61 detenuti positivi, tra cui un malato di Aids.

Il 5 Aprile 2020, i detenuti hanno organizzato una protesta pacifica per ottenere le idonee protezioni, ma le loro richieste hanno trovato, come immediata risposta, abusi, pestaggi, maltrattamenti, comportamenti degradanti e disumani da parte di alcuni agenti della Polizia Penitenziaria.

Gli orribili atti, definiti come una perquisizione straordinaria, sono stati ripresi dalle videocamere di sorveglianza che hanno dato chiare immagini di detenuti costretti a stare faccia al muro durante i pestaggi, a camminare tra centinaia di agenti pronti ad aggredirli con manganelli, calci e pugni.

Il giorno 15 dicembre 2021 si è tenuta l’udienza preliminare con cui si è aperto il processo; dei presunti 300 agenti solo 108 sono imputati, poiché gli altri erano coperti da caschi e mascherine. Gli imputati vengono accusati del reato di tortura, invocato per la prima volta in Italia, di abuso di potere e  di maltrattamenti pluriaggravati.

Tra le accuse c’è anche quella di cooperazione di 12 indagati nell’omicidio colposo del detenuto Lakimi Hamine, il quale sarebbe stato prelevato dalla cella e portato in isolamento dove avrebbe assunto un mix di farmaci che ne avrebbero provocato la morte un mese dopo.

Suscita sgomento pensare che il sistema penitenziario il quale, in realtà, dovrebbe favorire il reinserimento sociale dei carcerati, senza pene che consistano in trattamenti contrari al senso di umanità, come stabilisce la Costituzione italiana, sia, invece un luogo in cui in alcune circostanze si eserciti una  violenza del tutto ingiustificata.

Assisteremo senza dubbio ad un processo storico che deve guidare tutti in una profonda riflessione: se le videocamere di quel carcere non fossero state accese e i video non avessero suscitato una tale indignazione pubblica, chi avrebbe lottato per la giustizia nei riguardi dei detenuti, vittime di intollerabili soprusi?